IL PROBLEMA DELLO SPETTRO DEL CORPO NERO
Uno dei fenomeni che misero in crisi le teorie della meccanica classica e che indicò come corrette la teorie che si stavano diffondendo allepoca riguardanti lo studio dei quanti di energia, fu quello del corpo nero, cioè un sistema capace di assorbire tutte le radiazioni che lo colpiscono qualunque sia la loro frequenza, e rispetto al quale, fissata una data frequenza e una data temperatura, il rapporto fra il potere emissivo e quello assorbente di qualsiasi corpo corrisponde al potere emissivo del corpo nero stesso (per la formula e
n /an =f(n )=cost), esso, se riscaldato ad una temperatura sufficientemente elevata, emette delle radiazioni la cui curva di distribuzione spettrale non dipende più dalla sua forma, dalla sua natura, né da altre proprietà specifiche del corpo, ma solo dalla sua temperatura assoluta.
Max Plank, illustre fisico e docente alluniversità di Berlino, per spiegare
questo strano fenomeno, suppose che gli atomi riscaldati si comportino come tanti
oscillatori che irradiano energia non con continuità, ma a piccoli pacchetti, che lui
chiama quanti, e che sono la più piccola quantità di energia che un oscillatore di data
frequenza può scambiare con lambiente che lo circonda.
Egli introduce così la formula E=h