AIMA

 

  1. Che genere fate? Non so, diciamo che si avvicina al tipico Rock anni ’70. No scherzo, facciamo metal, metallo, tendente al trash.
  2. Da chi è composto il gruppo? Io sono Alessandro, detto Mario, il Capitan Findus e sono la chitarra ritmica e voce; poi c’è Andrea, detto Brus, chitarra solista e cori, c’è Marco, detto Girgolone (solo da me) al basso, risate e versi ed infine Davide, detto "Acco" alla batteria n’ percussions
  3. Parlaci un po’ della vostra storia: come avete iniziato a suonare? Be’ io ho comprato una chitarra superpacco color faggio (in pratica mio padre fa il falegname e da un tronco magicamente ne ha estratto una chitarra che adesso è stata venduta); il mio batterista ha iniziato a suonare sui cuscini, poi su una batteria di pentole "Mondial casa" e finalmente dopo duri sforzi su una favolosa batteria. Comunque io ho imparato ha suonare con Brus, mio "Virgilio", quando ci siamo resi conto di suonare bene insieme. Abbiamo cercato un batterista e mi è stato dato il numero di "Acco", ed è stato un grancolpo di culo, OPS! di fortuna. Per il bassista la storia è stata un po’ travagliata, ma adesso abbiamo Marco, che anche se a volte si lascia trasportare dalle sue origini crossover e non sempre "scova" dei riff metallo, sfuma le nostre "melodie", rendendole non solo metallo. Tutto ebbe inizio nel lontano 12/ 9/ 1997.
  4. Dove suonate di solito? A casa di "Acco" o in sala prove (se ci sono i soldi) AH!AH!AH!. Seriamente non siamo ancora usciti in pubblico, la prima si avvicina; 14 Marzo al Melo di Gallarate, vi aspettiamo numerosi!!!
  5. Avete già fatto qualche demo? No, sono solo cinque mesi che suoniamo insieme, però ho alcuni intrippanti video delle nostre prove con sfumature hard niente male. Sono disponibili, basta pagare Buddy.
  6. Qual è la vostra canzone migliore? Le nostre canzoni non sono famose perché non le ha ancora sentite nessuno, a parte il gruppo di fedelissimi (che ringrazio particolarmente) che ci segue alle prove
  7. I testi sono tutti in inglese? Obviously
  8. Chi li scrive i testi? I testi li scrivo io, anche se alcune idee magari mi giungono dal gruppo. Quando non ho niente da fare (la maggior parte del giorno) penso e rifletto su un’idea e cerco di buttar giù parole e riff, almeno il principale. Poi rielaboro il tutto o da solo, o con Brus, o porto tutta l’idea così come è nata alle prove. Questa è la parte più bella, perché inizia un processo di "intrippamento" generale in cui tutti cercano di infilare qualcosa, dove ci si dà libero sfogo. E’ un mondo a parte, un estasi mistica dalla quale si torna estasiati per quello che si è prodotto; ognuno ha il suo modo di fare. Io lavoro molto bene con "Acco" sulla ritmica e la forma della canzone; quando si tratta di assoli, cazzate varie con la chitarra, e pezzi strani allora mi inginocchio a Brus, mentre a Marco scoppiano le fiacche sulle dita dalla felicità per il giro di basso trovato. Li amo. Ovviamente io sono il più bravo (scherzo!).
  9. Di cosa parlano in generale le vostre canzoni? Le nostre canzoni parlano di come è conciata la società che ci circonda, di come sono mentalmente stuprati i ragazzi di oggi e di come, per la gente come noi, sia difficile essere accettata dalla mandria di gente "sanza" ideali quali amicizia, libertà, rispetto...che per noi sono importanti. Fondamentalmente la gente come noi nasce per fare casino e pensarla contrariamente alla massa, questo perché usiamo il cervello anche se non sembra. A volte i testi sono pesanti, ma noi crediamo in quello che cantiamo. E’ per tutto questo che amo il mio gruppo e i miei amici (come loro amano me, e non lo spero, ne son sicuro, almeno per la maggior parte)
  10. A chi vi ispirate per comporre le vostre canzoni? Io e il Brus sicuramente ai grandi, mitici padri del trash: i "Metallica", "Acco" pure, anche se il suo batterista mito rimane Igor Cavalera (Sepoltura), Marco proviene da radici crossover (Korn, Deftones, Incubus,...). Oltre a questo anche a gruppi come i Marylin Menson e in generale al metal, a gente che comunque quando suona suda e non si risparmia , che trasmette sensazioni che nessun altro può dare. Di certo non a Bon Jovi o agli Oasis, che ritengo "diseducativi" per noi giovani anime bisognose di guide "spirituali".
  11. Che rapporti avete con i gruppi della zona? Buoni rapporti; magari non con tutti i componenti dei rispettivi gruppi, ma con alcuni sicuramente, non possiamo dire di avere dei fedeli compagni perché non abbiamo ancora "allietato serate" nella zona.
  12. Come avete scelto il nome del gruppo? Non lo so, lo ha scelto Brus, un giorno arriva e ci dice che noi ci chiamiamo "Aima", io avrei preferito un nome più internazionale tipo "Gli Spacchiusi" o i "Catarrro Brothers" ma "Aima" va bene lo stesso, mi sembra d’effetto e mi piace come suona anche se ignoro il significato (credo sangue in greco)
  13. Quali sono le difficoltà maggiori che incontrate per farvi conoscere e per suonare nei locali? Non lo so, per adesso riuscire a suonare almeno una volta in pubblico (diventeremo famosi)
  14. Se dovessi descrivere il vostro gruppo e la vostra musica con 5 parole, quali sceglieresti? Sì, la nostra musica è pesante, ma particolare, e poi bo’, non la trovo la parola, ma deriva dalle nostre emozioni il mio gruppo, noi: uniti, deficienti, musicisti in erba.
  15. Avete un motto? Sì, il nostro motto è: "Yeah insanity, yeah insanity" che deriva dal ritornello della nostra prima canzone. Ovviamente un inno alla nostra follia.



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