COFFEE MUG

  1. Che genere fate? Hardcore
  2. Da chi è composto il gruppo? Io sono Dino, il cantante; poi ci sono i due chitarristi, Danilo e Marco, il bassista, Fabio e il nuovo batterista, Andrea
  3. Parlaci un po' della vostra storia: come avete iniziato a suonare? Io, Danilo e Fabio suonavamo in un gruppo che faceva cover dei Metallica. In quel periodo, nel 1993, un gruppo che era più famoso dei Punkreas, e faceva lo stesso genere, gli ANTISTRESS, si erano sciolti e stavano cercando un cantante, un chitarrista e un bassista per ricominciare a suonare. Abbiamo subito colto l'occasione e siamo andati a suonare con loro; abbiamo però cambiato il nome in COFFEE MUG e abbiamo cambiato genere iniziando a fare hardcore. Dopo un anno i tre degli ex - ANTISTRESS se ne sono andati: uno è andato a lavorare in Africa, l'altro, Alessio, ora suona negli IMPOSSIBILI e il terzo lo abbiamo perso di vista. A questo punto ci servivano un chitarrista e un batterista: abbiamo preso Marco alla scuola di musica di Busto, e Roberto, il batterista che se n'è andato da poco, prima che incidessimo il nostro CD. Andrea, il nuovo batterista, viene dai NOISE.
  4. Dove suonate di solito? Abbiamo fatto concerti abbastanza importanti, come quelli in Germania e a Treviso; qui in zona suoniamo di solito al Melo di Gallarate o a qualche festa organizzata, come la "Live for animals" di quest'estate a Cascina Elisa (06/07/1997). Non abbiamo mai suonato al Circolone ma provvederemo al più presto.
  5. Avete in programma qualche data? Sì! Suoneremo il 13/2/1998 al centro sociale "Vittuone" a Milano, il 28/2/1998 al Melo, il 15/4/1998 al centro sociale "Zapata" di Genova (dove suoneranno anche altri gruppi della zona come le PORNO RIVISTE) e il 16/4/1998 a "La talpa e l'orologio", un locale di Imperia: venite numerosi!
  6. Avete già fatto qualche demo tape? Sì, abbiamo fatto già tre demo e adesso sta per uscire un nostro CD. E' già stato inciso con l'aiuto di Claudio degli ARCHE', mentre noi aspettavamo di trovare il nuovo batterista, Andrea, visto che l'altro se n'era appena andato; quindi penso che non tarderemo molto a portarlo sul mercato. Le canzoni sono tutte nuove, ma abbiamo messo, ovviamente, anche "You may scream".
  7. Qual è la vostra canzone più famosa? "You may scream", che tra l'altro è contenuta nel CD del Melo 1995/1996, dove potete trovare un po' di canzoni dei gruppi della zona.
  8. I testi sono tutti in Inglese? Sì, ma stiamo pensando di fare tra poco una canzone in italiano
  9. Chi li scrive i testi? Io; prima viene scritta la musica da tutti i membri del gruppo, poi io adatto i testi alla musica.
  10. Di cosa parlano le vostre canzoni? Di tutti i temi riguardanti il mondo giovanile, come l'amore e la droga. "You may scream", per esempio, parla di un ragazzo che si vuole drogare e, non trovando un posto dove andare, decide per un bosco. Lì, però, viene trovato da due poliziotti, che iniziano a inseguirlo: il ragazzo scappa e butta addosso ai poliziotti il fango che solleva da terra con la corsa. "You may scream" significa appunto "potete gridare": il ragazzo vuol dire questo ai poliziotti: che possono gridare quanto vogliono, ma che la vita è sua, e sta a lui decidere cosa farne.
  11. A chi vi ispirate per comporre le vostre canzoni? Ai Lag Wagon; facciamo poi una cover dei NOFX.
  12. Che rapporti avete con i gruppi della zona? Buoni rapporti; tempo fa abbiamo fatto una serie di concerti con i MADBONES; inoltre io conduco, insieme con il Pastina e con il Titti, un programma su Radio Lupo Solitario: Inedito Contemporaneo, in cui appunto programmiamo i gruppi della zona. Se volete ascoltarlo va in onda dalle 21:00 alle 23:00 ogni lunedì e dalle 21:00 alle 22:00 ogni mercoledì.
  13. Quali sono le difficoltà maggiori che incontrate per farvi conoscere e per suonare nei locali? Le difficoltà sono tantissime: in quasi tutti i locali (un'eccezione è il Melo di Gallarate) prima di concedere a un gruppo una data, viene chiesto il demo. Una volta che il gruppo lo consegna, i casi di rifiuto sono due: o non viene neanche ascoltato e il gruppo viene scartato a priori per altri motivi, come per esempio il genere musicale, il nome o le idee del gruppo; o viene ascoltato ma non è di gradimento al locale. Una volta "conquistato" il locale, poi, passa parecchio tempo prima che il gruppo sia chiamato. L'unico vantaggio è che il principale limite che impone il locale è il tempo di durata del concerto, mentre il numero di canzoni e il modo in cui il gruppo si presenta e suona sono a libera scelta del gruppo stesso. Un'ulteriore grossa difficoltà è, soprattutto agli inizi, la necessità di farsi pubblicità: noi ce la siamo cavati soprattutto grazie all'aiuto di Radio Lupo, ma ci siamo anche serviti di volantini.



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