A questo scopo dobbiamo prima esaminare il concetto stesso di tempo così come viene considerato dai fisici.

Nelle teorie della relatività generale e ristretta lo spazio tridimensionale è combinato con il tempo a formare uno spazio-tempo quadridimensionale.

Mentre lo spazio è costituito da punti spaziali, lo spazio-tempo consiste di punti , o eventi, ciascuno dei quali rappresenta un luogo particolare in un momento particolare.

La vita di una persona forma una sorta di "verme" quadridimensionale nello spazio-tempo: la punta della coda corrisponde all'evento della nascita e l'estremità della testa a quello della morte.

Un oggetto visto in un istante qualsivoglia è una sezione tridimensionale di questo verme lungo, sottile e convolto; la linea su cui il verme giace (ignorandone lo spessore) è chiamata linea universale dell'oggetto.

In ogni punto, l'angolo che la linea universale forma con l'asse del tempo è una misura della velocità dell'oggetto. Normalmente si stabilisce che la linea universale di un raggio di luce determini un angolo di 45 gradi; un lampo di luce che si diffonde in tutte le direzioni crea un cono nello spazio-tempo, denominato cono di luce .