Le prime teorie cosmologiche di cui si abbia conoscenza, sviluppate probabilmente intorno al 4000 a.C. presso i popoli della Mesopotamia, erano formulate sulla base di dati empirici raccolti durante semplici osservazioni del cielo.

Esse si fondavano sull'assunzione che la Terra fosse ferma, al centro dell'universo, e che tutti i corpi celesti si muovessero lungo orbite stabili, intorno a essa.

La medesima concezione ricevette il consenso del filosofo Aristotele e dell'astronomo greco Tolomeo,

i quali sostennero l'ipotesi di un universo finito, sostanzialmente statico.

Il moto notturno delle stelle venne interpretato sulla base di semplici modelli in cui le stelle,

rappresentate da piccole e brillanti sferette di cristallo, venivano poste in moto intorno a un nucleo centrale, che rappresentava il nostro pianeta.