Riconoscimento di una conica

Esaminiamo dapprima il problema del riconoscimento di una conica degenere e della ricerca delle rette componenti. Il problema, come già accennato, consiste nello stabilire se il polinomio che individua la conica si può scomporre; nei casi più semplici la scomposizione è immediata. Vediamo come si può procedere in generale, prendendo spunto da un esempio.

2x2 - xy - y2 + 3x + 3y - 2  = 0

Ordiniamo l'equazione per esempio nella variabile y:

y2 + (x - 3) y - 2x2 - 3x + 2 = 0

Il discriminante di tale equazione è un quadrato perfetto quindi si può esprimere la y linearmente rispetto alla x e pertanto la conica si spezza in due rette; dopo semplici calcoli si ottiene:

(y + 2x - 1) (y - x - 1) = 0

In generale se almeno una delle variabili è di secondo grado si procede come nell'esempio precedente: la conica sarà degenere se il discriminante dell'equazione relativa è un quadrato perfetto. Se nessuna delle due variabili è di secondo grado avremo un'equazione del tipo:

axy + bx + cy + d = 0   (con a diverso da zero). Si presentano le seguenti possibilità:

  1. d = 0: la conica è degenere solo se c = 0 o anche b = 0;
  2. se c = 0 (o b = 0) deve essere d = 0;
  3. se b, c, d sono diversi da zero si ha:

x (ay+b) + (cy + d) = 0;

il primo membro sarà scomponibile se

ay + b = k(cy + d), con k non nullo; come dire:

a = kc, b = kd

ovvero

a/c = b/d , ad - bc = 0.

Esempi:

2xy = 0, xy + x = 0 , xy +3y = 0, xy + x + y +1 = 0.

 

Prima di esporre il procedimento per riconoscere una conica non degenere si porga l'attenzione alle possibili intersezioni con una generica retta parallela ad uno degli assi cartesiani:

  1. un'ellisse, comunque disposta nel piano, ha due intersezioni con una generica retta x=h, per h'£h£h''; lo stesso dicasi per una generica retta del tipo y=k, per k'£k£k''.

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2. Un'iperbole equilatera con gli asintoti paralleli agli assi cartesiani ha un'intersezione con ogni retta parallela ad uno degli assi cartesiani (escluse le rette che individuano gli asintoti).

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3. Un'iperbole diversa da quelle esaminate nel punto precedente ha due intersezioni con una retta del tipo x=h oppure y=k in una zona del piano esterna ad una striscia ( ovvero per h£h', h³h'', k£k', k³k'').

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4. Una parabola, comunque disposta, ha due intersezioni con una retta del tipo x=h oppure y=k in un semipiano (cioè per h£h' oppure h³h''; per k£k' oppure k³k'').

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Detto questo è facile intuire come lo studio delle intersezioni con una generica retta parallela ad uno degli assi cartesiani permetta di riconoscere in maniera inequivocabile il tipo di conica.

Vediamo alcuni esempi:

  1.                     2x2 + xy - y2 +3x - y = 0

Il discriminante dell'equazione ordinata rispetto alla x risulta

9y2 + 14y + 9

che non è un quadrato perfetto (quindi la conica non è degenere); risulta:

9y2 + 14y + 9 ³ 0

per ogni valore di y: ciò vuol dire che una qualsiasi retta  y = k interseca la conica in due punti reali e distinti: non potremo avere né un'ellisse né una parabola; la conica é pertanto un'iperbole.

Notiamo che se ordiniamo l'equazione rispetto alla y ci accorgiamo che una generica retta del tipo x = h interseca la conica in due punti reali per

h £ -1 oppure per  h ³ -1/9

 

2)                          x2 - 4xy + 4y2 + 4y = 0

Il discriminante dell'equazione ordinata rispetto alla x é  -4y, che non é un quadrato perfetto e quindi la conica non é degenere; essendo

-4y ³ 0 per y £ 0

possiamo dire che la conica ha punti reali in un semipiano e, in base a quanto osservato precedentemente, non può che essere una parabola.

3)                     x2 - xy + y2 + x - y = 0

Il discriminante dell'equazione ordinata rispetto alla x é

-3y2 + 2y + 1

che non è un quadrato perfetto (la conica é irriducibile) ed é

-3y2 + 2y + 1 ³ 0  per    -1/3 £ y £ 1

Questo basta per dire che la conica é un'ellisse (che é l'unica conica non degenere che può avere punti reali solo in una striscia).

Un analogo studio delle intersezioni con una generica retta parallela all'asse delle y porta alla conclusione che la conica ha punti reali in un quadrato con i lati paralleli agli assi cartesiani (-1 £ x £ 1/3).

Osservazione

Oltre al modo visto negli esempi precedenti si può ricorrere alle particolari simmetrie possedute dalle coniche reali non degeneri per riconoscerne il tipo. E' noto infatti che l'ellisse e l'iperbole possiedono un centro di simmetria e due assi (ortogonali) di simmetria (sono dette per questo coniche a centro); la parabola ha invece un solo asse di simmetria (ortogonale).

Una conica del tipo       Ax2 + Bxy + Cy2 + D = 0

essendo simmetrica rispetto agli assi cartesiani (scambiando x in -x e y in -y l'equazione non cambia) non può essere una parabola.

In generale si può procedere in questo modo:

 

IL TEOREMA SUL RICONOSCIMENTO DI UNA CONICA.

La conica di equazione

ax2 + bxy + cy2 + dx + ey + f = 0

            b2 - 4ac = 0

            b2 - 4ac < 0

            b2 - 4ac > 0.


DIMOSTRAZIONE

Ordinando l'equazione rispetto alla x si ottiene il discriminante

(b2 - 4ac) y2 + (2bd - 4ae) y + d2 - 4af

  1. Se b2 - 4ac = 0 avremo punti reali in un semipiano: la conica in tal caso é una parabola; se é anche 2bd - 4ae = 0 avremo una conica degenere in due rette parallele, immaginarie se d2 - 4af < 0.

  2. Se b2 - 4ac < 0 il suddetto discriminante é ³ 0 per valori interni (ed in tal caso la conica ha punti reali in una striscia e pertanto é un'ellisse) oppure é sempre negativo o nullo ed in tal caso é una conica completamente immaginaria oppure degenere in punto.

  3. Con un ragionamento analogo si scopre che quando
    b2 - 4ac > 0 si ha un'iperbole o una conica degenere in due rette incidenti.

OSSERVAZIONE

La dimostrazione precedente permette di affermare che una conica é una parabola (eventualmente degenere in due rette parallele) se e solo se il complesso dei termini di secondo grado é un quadrato perfetto; una parabola ha quindi equazione del tipo

(ax + by)2 + cx + dy + e = 0

Si dimostra anzi che la retta di equazione ax + by = 0 é parallela all'asse della parabola.