B

BALLA COI LUPI

Sette premi Oscar: miglior film regista sceneggiatura (Micheal Blake), colonna sonora(John Barry), fotografia (Deam Semler), montaggio (Neil Travis) e sonoro(Russel William II, Jeffrey Perkins, Bill W. Berton, Greg Watkins). Esiste una versione lunga 235’con alcune scene in più (poco prima della caccia al bisonte si scopre che i Sioux hanno torturato e ucciso quattro cacciatori bianchi). La moglie e i figli di Costner interpretano i coloni che vengono massacrati dagli indiani Pawnie.

Stranezze: Alzata Con Pugno (Mary McDonnell) ha i capelli che cambiano lunghezza da quando John Dunbar (Costner) la trova la prima volta ... a quando la porta al villaggio indiano. Non solo, ma se Alzata ha vissuto con gli Indiani da quando era una bimba, perché non ha una pettinatura come tutte le altre indiane? Inoltre se guardate bene il cadavere di Due Calzini, il lupo, vedrete che attorno alla testa ha quello che, a prima vista, sembra un collare a catena.

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO

Il "triello" finale nel cimitero è una delle pietre miliari del western all’italiana. Insolite vesti per Carlo Giuffrè nei panni di un ufficiale ferito. L’ex ballerina Chelo Alonso è una contadina messicana. Tagliata è la versione televisiva.

BUTCH CASSIDY

Quattro Oscar: fotografia (Conrad Hall), sceneggiatura originale (William Goldman), musica e canzone (Raindrops Keeps Fallin’On My Head) di Burt Bacharach. Indimenticabili Newman e la Ross che giocano in bicicletta. La giovinezza dei due personaggi sarà raccontata ne "Il Ritorno di Butch Cassidy".


C

IL CAVALIERE PALLIDO

Terzo film della regia di Eastwood. Il duello finale tra Eastwood e Russell, coreografato in modo imprevedibile, è uno dei migliori pezzi di cinema del regista. La fotografia di Bruce Surtees è rispettosa della luce naturale.

C’ERA UNA VOLTA IL WEST

Nel western più ambizioso di Sergio Leone va ricordato il lungo prologo muto, con i due pistoleri (Strode ed Ellam) che aspettano Bronson; quasi tutte le sequenze d’azione sono dei capolavori di montaggio e di combinazione tra musica (Morricone) e immagine. Da ricordare Henry Fonda in un ruolo negativo.

LO CHIAMAVANO TRINITA’…

E’ il film che ha sancito l’enorme successo della coppia Hill-Spenser e che ha cambiato profondamente il western all’italiana sganciandolo da ogni riferimento al modello americano e avvicinandolo alla farsa. Entrati nella memoria Trinità che si fa trasportare su una specie di barella dal suo cavallo e gli sganassoni di Bambino. Seguito da "Continuavano a chiamarlo Trinità".


D

IL DELITTO PERFETTO

Girato originariamente in 3D, per contrastare la nascente popolarità della televisione, con una scena da antologia (quella in cui l’assassino aggredisce Grace Kelly al telefono), Hitchcock appare fotografato a un banchetto in un quadretto appeso al muro.

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE

Celeberrima la scena in cui Stewart guarda nella tromba della scala del campanile: la "soggettiva" delle vertigini fu realizzata con una carrellata indietro combinata con una zoomata in avanti. Hitchcock appare mentre passeggia con la custodia di una tromba davanti ai cantieri di proprietà di Elster. Restaurato e rieditato in edizione originale con sottotitoli nel 1997.


F

LA FINESTRA SUL CORTILE

Tutto è osservato dal punto di vista del protagonista. Le modalità del delitto sono ispirate a due fatti di cronaca avvenuti in quel periodo in Inghilterra. Hitchcock si vede mentre sistema l’orologio nell’appartamento del musicista.


G

GIU’ LA TESTA

Le sequenze d’antologia non mancano: eroica è la sparatoria con cui i due protagonisti riescono a fermare l'avanzata dell'esercito controrivoluzionario dall'alto di una collina. Memorabile, come sempre, la colonna sonora di Ennio Morricone che comprende il celebre tema "Sean Sean".


I

IMPICCALO PIU’ IN ALTO

Primo film americano di Eastwood, sceneggiato da Leonard Freeman e Mel Goldberg, mescola gli elementi tipici del western all’italiana. Il personaggio del "giudice" è ispirato a Isaac Charles Parker, temuto e tirannico magistrato dell’Arkansas. Il prigioniero rinchiuso nel sotterraneo è interpretato dal vecchio cowboy Bob Steele.

INVITO A CENA CON DELITTO

C’è un carnevalesco divertimento di travestimenti, poichè ogni personaggio rappresenta la parodia di un famoso detective: Diamond è Sam Spade, Perrier è Hercule Poirot, Charleston è Nick Charles, Wang è Charlie Chan e Jessica Marbles è miss Marple.


M

I MAGNIFICI SETTE

Ci sono tre seguiti: "Il ritorno dei magnifici sette" (1966), "Le pistole dei magnifici sette" (1969), "I magnifici sette cavalcano ancora" (1972).

MEZZOGIORNO DI FUOCO

Scritto da Carl Foreman a partire da un racconto di W. Cunningham. Famosa la scena della stella da sceriffo gettata nella polvere. Quattro Oscar: miglior attore protagonista (Cary Grant), montaggio (Elmo Williams, Harry Garstad), colonna sonora e canzone ("High Noon" di Dimitri Tiomkin e Ned Washington).

MUCCHIO SELVAGGIO

Celebre la frase pronunciata dai quattro delinquenti del gruppo che, quando si propone loro di andare verso la morte, rispondono semplicemente: "Why not" (Sì, andiamo). Di recente è circolata una versione di 142’ con dei flashback in più.


N

NOTORIUS - L’AMANTE PERDUTA

Celebri la scena dello zoom sulla chiave della porta che conduce in cantina, e quella della notte d’amore tra Grant e la Bergam. Hitchcock appare alla festa di Sebastian dove beve una coppa di champagne con una sola sorsata.


O

OMBRE ROSSE

La celeberrima sequenza dell’inseguimento degli Indiani alla diligenza fu girata nella Monument Valley e realizzata con una cinepresa che correva a 60 km orari a fianco della diligenza. Due Oscar: al miglior attore non protagonista (Thomas Mitchell) e alla colonna sonora (di Richard Hageman, Frank Harling, John Leipold e Leo Shuken) ottenuta riarrangiando 14 canti popolari americani.


S

SENTIERI SELVAGGI

Due scene indimenticabili: la sequenza iniziale, con la stanza buia che si apre sul paesaggio, e quella finale, dove viene ripresa la stessa inquadratura, con la sagoma di Wayne che rimpicciolisce.

SFIDA INFERNALE

Francis Ford, fratello più anziano del regista, è l’ubriacone.

LO SPERONE NUDO

Terzo dei cinque western girati da Stewart con Mann e il primo non sceneggiato da Bordenn Chase è uno dei suoi migliori film. Grande senso del paesaggio, un duello all’ultimo sangue da antologia.

GLI SPIETATI

Il tredicesimo western di Clint Eastwood non è più solo avventura, ma angosciata riflessione sul tempo e sulla storia. Vincitore di quattro Oscar: miglior film, regia (Eastwood), attore non protagonista (Gene Hackman) e montaggio (Joel Cox). Il tema musicale dedicato alla moglie di Monny è stato composto dallo stesso Eastwood.


T

IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO

Originale il vecchio capo cherokee (il vero capo indiano Dan George) scacciato dalla sua gente dopo essere stato ingannato dai bianchi. Il film avrebbe dovuto essere stato diretto dallo sceneggiatore Philip Kaufman, ma Eastwood preferì fare da solo. Non fedele all'originale il titolo italiano, anzi fuorviante poichè il protagonista non è texano, ma originario del Missouri.


U

L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO

Hitchcock si vede di spalle mentre osserva alcuni saltimbanchi arabi sulla piazza di Marrakech. Questo film è il rifacimento dell’omonimo "The Man Who Know Too Much", girato da Hitchcock in Inghilterra nel 1934, simile nella trama.

L’UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE

Il giornalista che racconta la realtà dei fatti e ne dà la lettura mitica pronuncia la celeberrima frase "Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda". La vicenda si svolge quasi tutta tra le pareti di una cucina di un ristorante.