Nobel per la Fisica 1969 Murray Gell-Mann, nato a New York nel 1929, nel 1951 consegue il Ph.D. al
Massachusetts Institute of Technology e diventa membro dell'Institute for Advanced Study
di Princeton. Nel 1952 già insegna fisica all'Università di Chicago e dal 1955 passa al
California Institute of Technology, dove è tuttora professore emerito di Fisica teorica.
Nel 1953 comincia a sviluppare alcune delle teorie che, verificate dagli esperimenti nei
40 anni successivi, gli sono valse il premio Nobel per la Fisica nel 1969. La sua teoria
dell'"ottuplice via" ha riportato l'ordine nel caos creato dalla scoperta di 100
nuove particelle nel nucleo dell'atomo, ma è noto soprattuto per la scoperta di
particelle ancora più elementari, da lui battezzate "quark", dalle quali ha
preso il via un nuovo ramo della fisica: la cromodinamica quantistica.
I suoi interessi si estendono all'archeologia e alla storia, all'evoluzione biologica,
linguistica, dell'apprendimento e del pensiero creativo. è uno dei fondatori e direttori
del Santa Fe Institute, nel quale scienziati di tutto il mondo indagano le somiglianze e
le differenze tra sistemi adattativi complessi (i quali evolvono utilizzando
l'informazione che man mano acquisiscono), coniugando tutte queste diverse discipline.
Si occupa attivamente di questioni di politica ambientale e demografica, per uno sviluppo
sostenibile e la stabilità del sistema politico mondiale.
È membro, fra l'altro, dell'American Academy of Arts and Sciences, dell'American Physical
Society, della Royal Society di Londra e della Commissione consultiva sulla scienza e la
tecnologia del Presidente degli Stati Uniti.
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Biografia estesa
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