Sarà l'epilogo della sua storia
Se i chimici aderirono entusiasticamente alla teoria atomica e molecolare, molto più cauti furono i fisici. Molti illustri fisici (quali Ernst, Mach e Planck), alla fine dell'Ottocento e ancora agli inizi del Novecento manifestarono un certo scetticismo nel confronti degli atomi.
La teoria atomica consentiva infatti la razionalizzazione di un'enormità di dati sperimentali, ma ciò che mancava per convincere gli ultimi scettici era una prova diretta della loro esistenza. Se non era possibile "vedere" direttamente gli atomi, doveva almeno essere possibile "contarli". La prova definitiva della possibilità di "contare" gli atomi venne fornita, agli inizi del XX secolo, proprio da Jean Perrin. In una serie di lavori pubblicati tra il 1900 e il 1911 Perrin dimostrò come fosse possibile "contare" gli atomi (determinazione del numero di Avogadro) e stabilire di conseguenza il valore di alcune grandezze atomiche assolute. Così ogni residuo dubbio sull'effettiva realtà di atomi e molecole venne definitivamente dissolto.