Simmetria particella - antiparticella
La
teoria quantistica dei campi implica una fondamentale simmetria, nel sistema della
particelle elementari, fra le particelle e le loro "antiparticelle". Per ogni
particella esiste una corrispondente antiparticella, la quale si comporta come
limmagine speculare della prima e si muove a ritroso nello spazio e nel tempo.
Lantiparticella dellantiparticella è la particella stessa. Se due particelle
sono una lantiparticella dellaltra, hanno cariche elettriche opposte (ossia
cariche di uguale grandezza ma con segno opposto) e identica massa. Per esempio, il
protone ha carica elettrica positiva, e l'antiprotone ha carica elettrica negativa; ma
hanno la stessa identica massa, perciò sono soggetti alla gravità nella stessa identica
maniera.
Alcune particelle elettricamente neutre, come il fotone, sono le antiparticelle di se
stesse.
Lesistenza delle antiparticelle venne postulata da P.A.Dirac.
Nel 1932, Anderson, studiando i raggi
cosmici, osservò una particella con la stessa massa dellelettrone, ma con carica
opposta: questa particella era il positrone o anti-elettrone, cioè
lantiparticella dellelettrone (con carica elettrica positiva). Questa fu la
prima evidenza sperimentale dellesistenza delle antiparticelle. Grazie a
questa scoperta Anderson fu insignito, tre anni più tardi, del premio Nobel per la
fisica. In seguito sono stati osservati anche lanti-protone, lanti-neutrone,
nonché le antiparticelle di molti altri adroni e di tutti i leptoni. La presenza degli
anti-barioni così come quella dei mesoni assicura la esistenza degli anti-quarks.
E possibile pensare ad un mondo di antimateria, cioè composto
di anti-atomi con anti-elettroni che ruotano attorno a nuclei di anti-protoni ed
anti-neutroni come per la materia ordinaria. Sembra che l'antimateria non esista
nell'universo di oggi, ma che sia esistita al momento del Big Bang, quando nacque
l'universo e quando la quantità di materia e antimateria dovevano essere esattamente
uguali. Se materia ed antimateria si scontrassero urtandosi tra loro, lanti-atomo si
annienterebbe, producendo una grande quantità di energia emessa sotto forma di fotone.
Infatti quando una particella e la sua antiparticella si incontrano, si annichilano in
energia pura. Questa energia può dar vita a particelle, prive di carica, mediatrici di
forza, come fotoni, bosoni Z, o gluoni.
Nel linguaggio usuale il simbolo dellantiparticella è quello della particella con una barra sopra, così abbiamo:
Per il positrone si può anche scrivere:
L'antimateria negli esperimenti
I fisici delle particelle usano fasci collidenti di e
, o di e-
ed e+.
Così possono studiare le numerose particelle che nascono dal decadimento di una
particella mediatrice di forza (o bosone).
Un esempio di questo processo è l'annichilazione elettrone/positrone che dà vita a
particelle D±.
Si può osservare la prova dell'esistenza dell'antimateria
(un'annichilazione elettrone/positrone) in una vecchia camera a bolle. La camera a bolle è un rivelatore visualizzante, contenente un liquido nel quale le particelle cariche lasciano una traccia, sotto forma di una sequenza di minutissime bollicine.