Anassimandro
(Mileto 611 ca. - 547 a.C. ca.), filosofo, matematico e astronomo greco, discepolo e amico del filosofo Talete. Ad Anassimandro sono attribuite la scoperta dell'obliquità dell'eclittica (l'angolo di intersezione del piano dell'orbita terrestre con l'equatore celeste), l'introduzione della meridiana e l'invenzione della cartografia.Anassimandro fu l'autore della più antica opera in prosa sul cosmo e l'origine della vita: in essa concepì un universo composto di cerchi concentrici, il più esterno dei quali sarebbe il Sole, quello intermedio la Luna, e il più interno le stelle; la Terra, cilindrica, rimarrebbe sospesa al centro. Ipotizzò che l'universo derivasse da un principio illimitato (ápeiron) nel quale stavano tutte le cose mescolate indistintamente tra loro. Dalla separazione di elementi opposti dalla materia primordiale, il caldo si sarebbe disposto verso l'esterno, separandosi dal freddo, e lo stesso sarebbe accaduto con il secco e l'umido. Anassimandro riteneva inoltre che tutte le cose ritornassero infine all'elemento da cui erano state originate.
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