GALILEO E I LIMITI DEL SISTEMA COPERNICANO
Galileo fu uno dei più grandi
protagonisti del dibattito cosmologico che si sviluppò agli inizi del600. In ambito
più strettamente scientifico il suo contributo allipotesi copernicana fu di duplice
natura, teorica e sperimentale.
Da una parte egli mostrò, con il
principio di composizione dei movimenti, che il moto di rotazione della terra era
conciliabile con le evidenze sperimentali del moto dei corpi sulla sua superficie,
eliminando così una grave obiezione al modello copernicano; dallaltra sviluppò un
tipico lavoro dastronomo, mediante i cannocchiali da lui stesso realizzati. Proprio
con luso di questi strumenti, Galileo pervenne a due risultati fondamentali:
La scoperta che la Luna ha un aspetto molto simile alla Terra, con valli e
montagne. Ciò smentiva lipotesi, ancora presente nella cultura del suo tempo, della
perfezione e immutabilità dei corpi celesti, in forza della quale la loro natura fisica
doveva essere completamente diversa da quella della Terra;
La scoperta che Giove possiede dei satelliti (satelliti medicei). Questa osservazione costituì la prima dimostrazione diretta che non tutto gira intorno alla Terra, e che può esistere un sistema planetario, il sistema gioviano appunto, indipendente dalla Terra.
di Paolo Macrì
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