Davide Squizzato

Folle volo

Lassù, sospeso sul ponte, l'oscuro soggetto
spinge l'uomo sull'orlo del precipizio;
un passo, poi il baratro.

"Guarda! dimmi cosa vedi in quel nero profondo.
Forza, un passo, un passo solo e
il mondo, l'universo mai più ti mancheranno.
Non mi credi? Avanti è facile.
Nulla ti sarà più ignoto, il tempo sarà tuo.
Non è difficile, infondo lo sai cosa ti attende laggiù.
No, non la solitudine, l'acqua, il freddo;
la pace, il riposo e la gloria che a lungo hai atteso.
Non temere, non sarai solo in quest'ultimo volo,
io ti accompagnerò di vicino."

Il piede si muove, piano, mi duole;
tutto sommato ha ragione, cosa mi costa tentare?
La gamba si allunga, sospesa;
certo, un attimo e tutto sarà mio.
Mi sposto; sono pronto, attentamente mi volto e lo guardo.
Ecco ora scorgo qualcosa, un brivido mi assale,
il suo ghigno mortale mi gela.
Mi dice: "Avanti ... avanti ..."

Cosa, chi mi può salvare? Nessuno ormai.
Il mio destino mi attende inesorabile.
Addio. Un passo, Il volo ... 
ed ogni cosa fa rotta verso di me.