La teoria di Einstein

Nel 1916 Einstein pubblicò la teoria della relatività generale e provò ad applicarla alla struttura dell'universo, concludendo che il cosmo si va contraendo sotto l'azione delle forze gravitazionali esercitate da galassie, stelle ecc.

Ma poiché all'epoca si pensava che l'universo fosse perenne e immutabile Einstein aggiunse nella sua teoria una "costante cosmologica" che creava una forza repulsiva in grado quindi di opporsi alla contrazione dell'universo.

Concepì quindi un modello di cosmo fisso che né si contrae né si espande.

Questa teoria fu poi perfezionata da un giovane matematico russo Alex Friedmann (1888-1925) che ipotizzò tre possibilità a proposito dell'evoluzione dell'universo in base alla densità della materia che contiene:

un universo in continua espansione, uno che a un certo punto cessa di espandersi e comincia a contrarsi, un altro ancora che continua ad espandersi, ma di poco e a velocità moderata.