(1) Come ricordato anche da Segrè nel suo volume Personaggi e scoperte nella fisica contemporanea, Mondadori, riportiamo alcune frasi, per molti aspetti profetiche, pronunciate da Corbino durante la conferenza "I nuovi compiti della fisica sperimentale" tenuta nel 1929 nella riunione annuale della Società Italiana per il Progresso delle Scienze.

"La sola possibilità di nuove grandi scoperte in fisica risiede perciò nella eventualità che si riesca a modificare il nucleo interno dell'atomo. E questo sarà il compito veramente degno della fisica futura".

"Solo delle difficoltà tecniche e finanziarie, non a priori superabili, si oppongono alla realizzazione del grande progetto. L'obiettivo non è soltanto la trasmutazione degli elementi chimici in quantità sensibile, ma la constatazione degli imponenti fenomeni energetici che verrebbero a manifestarsi in alcuni casi di polverizzazione o di ricostriozne del nucleo atomico".

"In questi fenomeni di fisica nucleare di cui non occorre mettere in rilievo la incalcolabile portata, si realizzerebbe la trasformazione della materia in energia o viceversa in ragione di 25 milioni di kilowattora per ogni grammo di materia trasformata".

(2) E. Fermi, Conferenze di Fisica Atomica, raccolte da docenti delle Università di Roma e Milano, Accademia Nazionale dei Lincei (1950).

(3) E. Amaldi, O. D'Agostino, E. Fermi, B. Pontecorvo, F. Rasetti, E. Segrè, Azione di sostanze idrogenate sulla radioattività provocata da neutroni, Ric. Scient 5 (2), 281 (1934).

(4) Anche se allora non si potevano completamente prevedere i grandiosi sviluppi derivati dalle scoperte del gruppo romano di via Panisperna, Corbino intuì che i neutroni lenti potevano condurre a qualche sensazionale applicazione pratica, tanto che, un po' contro le consuetudini del tempo, indusse i ricercatori a proteggere la scoperta con il brevetto n. 324458 del 26 ottobre 1934.

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